19/12/09

Renato Guttuso: Prezzi e Tendenze di Mercato.

Renato Guttuso è certamente l'esponente di punta del realismo sociale italiano.
L'artista ha assunto una connotazione politica ben definita aderendo al partito Comunista, tuttavia, a noi interessano le attuali quotazioni di mercato.
I prezzi delle opere uniche sono molto vari e risentono di un complesso di valutazioni , si tratta pur sempre di somme che vanno dalle cinque alle sei cifre.
I nudi rappresentano un tema ricorrente e connotativo della sua pittura, tuttavia risultano molto più apprezzati dal mercato i paesaggi e le nature morte, che per le tele di grandi dimensioni, possono raggiungere e superare i 100.000 Euro.
I risultati d'asta dell'ultimo anno, risentono della crisi economica che ha colpito un po' tutti i settori.
La maggior parte delle aggiudicazioni è avvenuta al di sotto delle rispettive stime, anche se la percentuale di opere invendute risulta molto bassa.
I prezzi medi di aggiudicazione della grafica si aggirano intorno ai tre/quattrocento Euro, mentre per i disegni si va da un minimo di 2000 ad un massimo di 5000 Euro.
La percentuale di invenduto più elevata si è registrata con gli acquarelli, che in realtà sono molto pochi.
Per i dipinti ad olio, l'aggiudicazione massima hatoccato i 70.000 Euro con l'opera ad olio su tela dal titolo "Natura morta con attrezzi" stimata dai 125 ai 140.000 Euro.

22/11/09

COMPRARE QUADRI: GUADAGNARE CON L'ARTE

L'acquisto di quadri o opere d'arte in genere, risponde a due esigenze fondamentali.

In primo luogo c'è il bisogno di appagare una nostra esigenza estetica.

In secondo luogo, la necessità di operare un investimento in beni che possano rivalutarsi nel tempo e riservarci una possibilità di guadagno.

Non tutte le opere d'arte, però sono destinate a rivalutarsi allo stesso modo così come non tutti i titoli azionari potranno avere un incremento di valore e procurare un guadagno all'investitore.

Allora c'è una domanda che sorge spontanea : come capire se un artista avrà successo, ovvero potrà in futuro incrementare le proprie quatazioni sul mercato?

Un vecchio adagio recita : fammi indovino, ti farò re. Nessuno ha la sfera di cristallo, però vi sono alcuni indicatori che lasciano presagire sviluppi positivi o negativi.

Il mercato delle opere d'arte va analizzato come tutti gli altri mercati.

Occorre acquisire informazioni utili a capire se un' artista gode del favore del pubblico e della critica, ha una produzione ed un rendimento costante, continuativo.

Vi sono in realtà dei nomi che essendo al centro di massicce campagne pubblicitarie, posso salire alla ribalta, ma il loro successo è transitorio. Le operazioni pubblicitarie non durano mai all'infinito, quando viene meno il supporto pubblicitario questi artisti cadono nell'oblio.

Questo avviene un po' in tutti i campi dell'arte, dalla usica alla pittura.

Il collezionista accorto, deve in primo luogo saper riconoscere tali circostanze e regolarsi di conseguenza.

E' bene comprare quadri di artisti che siano sul mrcato da molti hanni e vantino una serie continuativa di successi. Certo avranno un costo più elevato, ma daranno maggiori garanzie di tenuta sotto il profilo delle quotazioni.

Una serie di buoni consigli per orientarsi nel difficile mercato dell'arte, puoi travarli nel mio libro Guadagnare con l'arte contemporanea.

14/10/09

Monet e L'Impressionismo

Claude Monet nacque a Parigi il 14 novembe del 1840.

Trascorse il periodo dell'adolescenza a Le Havre. Mostrò assai precocemente il suo genio pittorico, soprattutto con le sue caricature che ebbero presto grande successo. Nonostante l'avversione paterna verso la pittura, fu incoraggiato a dedicarsi all'arte da una sua zia, che specialmente dopo la morte della madre, accrebbe la sua influenza sul giovane Claude Monet.

Aveva poco più di sedici anni quando su consiglio del pittore Eugenè Boudin, smise di eseguire le caricature per dedicarsi ai paesaggi.

Fu proprio con Boudin che Monet comincia a dipingere all'aperto, secondo la moda degli impressionisti.

Nel 1859, comincia a frequentare gli studi d'arte e soltanto due anni dopo fu richiamato sotto le armi per andare in Algeria. La sua carriera di soldato durò poco.

Per motivi di salute dovettero congedarlo.

Più tardi frequenta lo studio parigino del pittore charles Gleyre, dove incontra molti pittori che poi faranno parte della corrente impressionista.

Dopo un periodo non molto felice, nel quale tentò anche il suicidio, nel 1870 sposò Camille che lascerà subito per andare a Londra, dove vi resterà soltanto per un anno.

Trasferitosi nuovamente in Francia, soggiornò ad Argenteuil dove intrattenne rapporti con Manet, Renoir e Sisley.

Fu nel 1874 che gli impressionisti presentandosi come " Società anonima dei pittori" tennero la prima di otto mostre di gruppo.

Dopo aver perso la prima moglie Camille si trasferì a Giverny, un villaggio sulla Senna dove l'artista avrebbe trascorso i restanti anni della sua vita.

Finalmente conobbe il successo e finirono le ristrettezze economiche. Viaggiò molto in tutta Europa, ma negli ultimi anni restò quasi sempre a Giverny dove morì nel dicembre del 1926.

08/10/09

PINO PROCOPIO


Pino Procopio, pittore ironico e raffinato, nasce a Guardavalle, in Calabria il 16 giugno, del 1954. Sin dalla prima infanzia è attratto dall'argilla che circonda l'edificio, con la quale modella sculture neoprimitive. Frequenta i primi due anni del liceo artistico nella città di Catanzaro.
Mostra sin dai primi anni dei suoi studi una spiccata predilezione per le materie artistiche.Terminati gli studi liceali, s'iscrive alla facoltà di architettura presso l’università di Roma. Durante la permanenza nella capitale frequenta le varie gallerie e fa la conoscenza di numerosi artisti veri, ma anche finti, questi ultimi riconoscibili dall'abbigliamento molto, molto strano.Durante la grande mostra delle opere di Van Gogh, alla Galleria d'Arte Moderna, si mette in fila per ore, ma per ammirare gli stupendi dipinti di Antonio Corpora esposti al piano sottostante.In una frizzante giornata di marzo, dopo aver terminato gli studi universitari, sentendosi disponibile e generoso, sposa una ragazza che, il giorno prima, l'aveva salutato da un treno in transito. Numerose Gallerie e spazi pubblici hanno ospitato sue mostre personali, accrescendone la fama su tutto il territorio nazionale e, soprattuto in ambito internazionale.

07/10/09

SAVERIO TERRUSO


Saverio Terruso nasce a Monreale l'11 gennaio del 1939.

A Palermo frequenta i corsi della scuola d'arte fino al 1959, poi si trasferisce a Milano dove consegue il diploma di pittura presso l'accademia di Brera.

Ha insegnato pittura alle accademie di Carrara e Palermo, divenendo poi direttore, nel 1979 dell'accademia di belle arti di Brera a Milano.

Ha all'attivo numerose mostre personali in tutta Italia e all'estero ( Francia, Germania , Messico, Perù, Stati Uniti D'America).

Francesco Poli, lo definisce un pittore essenzialmente mediterraneo, legato culturalmente ed emotivamente alla sua terra d'origine, la Sicilia.

La sua pittura è caratterizzata da forti tensioni deformanti e da colori di spiccata accensione timbrica. I suoi quadri degli anni settanta e ottanta, continuano a trasmettere il fascino di un mondo rurale che va oprmai scomparendo definitivamente.

E' difficile non essere colpiti, dalle facce severe e drammatiche, cotte dal sole, dei contadini con la coppola, al lavoro o in trattoria, da quelle donne melanconiche, tristemente avvolte nei loro scialli scuri.
Dopo una lunga malattia, muore a Milano il 3 marzo del 2003.


26/09/09

RENATO GUTTUSO

Renato Guttuso nasce a Bagheria nel dicembre del 1911 anche se i genitori, per contrasti politici con l’amministrazione di quel comune, ne denunciano la nascita a Palermo nel 1912.
Il talento di Renato guttuso si manifesta già dall’età di 13 anni. La sua prima mostra risale al 1928, quando era appena diciassettenne.
Sono i contadini siciliani ed i suoi compaesani i soggetti preferiti della sua pittura.
Una pittura che affronta i temi del mondo di campagna,della realtà rurale. Non mancano poi i temi sociali e quelli schiettamente politici.
Trasferitosi a Roma, conosce pittori come Persico, Fontana e Birolli.

Risale all’inizio della seconda guerra mondiale, una serie di dipinti dal titolo “Gott mit Uns” – Dio è con noi” , motto che raffigura inciso sulle fibie dei soldati nazisti.

Il culmine della sua impronta ideologica si ha con l’opera”i funerali di Togliatti”. Tale dipinto viene eretto a manifesto dell’antifascismo.
Sotto il profilo stilistico, nel dopoguerra segue il “periodo blu” di Pablo Ricasso e fonda insieme a Birolli, Borlotti, Vedova e Turcato,” il fronte nuovo delle Arti”.
Nel 1969 ha inizio il periodo di Marta.

Renato Guttuso si trasferisce a Roma, in via Margutta,la strada dei pittori per antonomasia.
Tale periodo è segnato dalla relazione con Marta Marzotto, contessa con un passato da modella.

Realizza una serie di dipinti di ispirazione autobiografica, ricordiamo “la strega malinconica” da annoverare come uno dei suoi capolavori.
Muore a Roma nel 1987.

17/09/09

ANDY WARHOL A PERUGIA


Andy Warhol sarà prossimamente, oggetto di una importante esposizione a Perugia.
Ben 120 opere di questo artista, saranno presto nella città umbra.
Le sedi d’esposizione sono due , mentre le litografie stampe ed offset saranno esposte in luoghi come ristoranti negozi.
La mostra avrà inizio il 19 settembre e si protrarrà sino all’11 ottobre nel centro servizi camerali Galeazzo Alessi, dal 12 al 25 ottobre, invece, sarà alla Ipso Arts Gallery.
Tutte le opere risultano provenienti dalla collezione Gutman e vanno dal 1957 al 1987.
Andy Warhol è stato recentemente all’attenzione dei media internazionali per un furto di opere avvenuto nella casa di un collezionista di Los Angeles.

06/09/09

Mario Schifano Quotazione Opere Grafiche

Volendo limitare la nostra ricerca alle opere grafiche di Mario Schifano, facciamo una breve disamina delle quotazioni d'asta riscontrate negli ultimi due anni 2008/2009.

Il 29/maggio/2009, alla Farsetti di Prato, viene battuta per 900,00 Euro, una serigrafia materica a smalto, dal titolo natura, di cm. 100 x 120, risalente all'anno 1988, edita dalla Torcular.

Nella stessa data, sono state battute altre serigrafie su carta di dimensioni 100 x 70 circa, nessuna di esse è andata al di sotto degli 800,00 Euro.

Una delle poche eccezioni è rappresentata da una serigrafia su carta dal titolo esso di cm. 70 x 100, battuta per 500,00 Euro a Milano nel 2008.

Mentre nello stesso anno, una "coca cola" di cm. 67,5 x 49 sempre serigrafia a smalto su carta, ha raggiunto la cifra di 930,00 Euro.

Sempre a Milano, nel 2008 la serigrafia dal titolo "monocromi" di cm. 70 x 100 ha fatto registrare n aggiudicazione record di 2480,00 Euro. Naturalmente, a queste cifre vanno aggiunti i diritti d'asta.

16/08/09

ROBERTO FONTIROSSI


Roberto Fontirossi è nato a Lucca il 26 gennaio 1940.
Avviato agli studi artistici, ha assai precocemente scoperto la sua inclinazione alla pittura a cui, dopo un breve periodo di insegnamento nel Liceo Artistico della sua città, si è dedicato stabilmente dal 1960.
Decisivo è nel 1959 l'incontro con l'avvocato Ilo Giacomo Nunes, Sovrintendente ed Ispettore ai Monumenti Culturali della Regione Lazio, che lo porta con sè a Roma e, assieme a Indro Montanelli, Virgilio Guzzi, Renato Guttuso e Antonio Donghi, gli allestisce nel 1961 la sua prima personale alla galleria S. Salvatore in Lauro.
Nel 1964, invitato da Fortunato Bellonzi, partecipa alla IX Quadriennale di Roma conseguendo in tale occasione il Premio per il Bianco e Nero. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti ottenuti: premio Visioni di Viareggio, premio Primavera Tosca Sacenti a Firenze e a Roma, premio Suzzara, premio Diomira a Milano, etc.
Per un breve periodo, stimolato dall'amico Mino Maccari, collabora, assieme a Tono Zancanaro, alla realizzazione di disegni satirici e grotteschi di chiaro impegno sociale sulle pagine di quotidiani e riviste come il Giornale, Corriere della Sera, La Nazione, Il Mondo, etc.Sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private e sempre più frequenti e qualificate sono le sue presenze in rassegne nazionali ed internazionali. Di lui hanno scritto: Fortunato Bellonzi, Dino Carlesi, Enzo Carli, Giuliano Carli, Antonio Donghi, Lella Durando, Giovanni Faccenda, Virgilio Guzzi, Salvatore Italia, Mino Maccari, Vincenzo Marotta, Silvia Martinotti, Mario Marzocchi, Nicola Micieli, Indro Montanelli, Gigi Montini, Tiberio Prete, Massimiliano Simoni, Giovanni Testori.Nel 1995 incontra Remo Bianco, il mercante dei fratelli Bueno e di Squillantini, con il quale inizia un rapporto di stretta collaborazione professionale che lo porterà ad ottenere prestigiosi riconoscimenti sia in Italia che all'estero.

07/08/09

IL MERCATO DELL’ARTE

Ogni conoscenza presuppone un’ informazione.

Il mercato dell’arte, non è qualcosa di statico. E’ una realtà in continuo divenire, influenzata da numerosi fattori.
E’ chiaro che siamo di fronte a beni voluttuari, il mercato dell’arte risente dell’andamento dell’economia più di tanti altri mercati.
Indubbiamente, in un periodo di crisi economica come l’attuale, anche la domanda di opere d’arte potrebbe risultare in flessione.
Questa circostanza,lungi dall’essere un dato negativo, potrebbe rappresentare un’occasione per fare dei buoni affari.
Ma occorre conoscere molto bene il mercato, altrimenti non saremo in grado neppure di cogliere le occasioni che potranno presentarsi.
Questo è un concetto importante, a costo di essere ripetitivo, devo insistere su quest’ aspetto fondamentale :
una corretta e completa informazione è alla base della conoscenza del mercato.
Quali sono le fonti da cui attingere le informazioni che ci interessano?
Ne elenchiamo alcune, le più importanti:
Riviste d’arte
Giornali
Internet
Aste di opere d’arte
Mostre d’arte
Mercanti
Gallerie
Cataloghi
Amici collezionisti
È un elenco sicuramente esaustivo, anche se non ha la pretesa di essere completo.
Dedicheremo, in seguito, ad ogniuna di queste fonti, lo spazio che merita.
Per ora, quello che ci interessa è l’atteggiamento del collezionista, appassionato d’arte.
Occorre attingere da tutte queste fonti le giuste informazioni, per avere un quadro completo dell’evoluzione di mercato.

05/08/09

JOSE’ ORTEGA IN MOSTRA A CHIETI

La mostra del grande artista spagnolo Josè Ortega, “Realismo e identità mediterranea”, proseguirà sino al 29 agosto, al museo d’arte Costantino Barbella di Chieti.
Ortega ha trascorso parte della sua vita in Italia, ha soggiornato a Matera, per oltre due anni. In questa città sono esposte in modo permanente anche molte sue opere scultoree.
Ortega, risulta essere un rappresentante di quel realismo pittorico che caratterizza l’arte di numerosi esponenti della pittura italiana, da Guttuso a Migneco, da Guerricchio a Cantatore ecc.
Non a caso, Josè Ortega, viene definito il “pittore del mondo contadino”, egli si è sempre ispirato alle classi più umili. Le 113 opere esposte a Chieti testimoniano e pongono in risalto questa vocazione dell’artista spagnolo.La mostra del grande artista spagnolo Josè Ortega, “Realismo e identità mediterranea”, proseguirà sino al 29 agosto, al museo d’arte Costantino Barbella di Chieti.
Josè Ortega ha trascorso gran parte della sua vita in Italia, ha soggiornato a Matera per oltre due anni, dove ha appreso le tecniche dei locali cartapestai . In questa città sono esposte in modo permanente anche molte sue opere scultoree.
Josè Ortega, risulta essere un rappresentante di quel realismo pittorico che caratterizza l’arte di numerosi esponenti della pittura italiana, da Guttuso a Migneco, da Guerricchio a Cantatore ecc. Non a caso, Josè Ortega, viene definito il “pittore del mondo contadino”.
Egli si è sempre ispirato alle classi più umili e ha impiegato la sua vita a dipingere la sofferenza, il lavoro, la gente dei campi. Le 113 opere esposte a Chieti testimoniano e pongono in risalto proprio questa vocazione dell’artista spagnolo.
Il catalogo della mostra, realizzata dalla provincia di Chieti con il contributo della fondazione Carichietti e della camera di commercio di Chieti, è edito da Vallecchi, con testi di Gianfranco Bruno e Elsa Betti.

12/07/09

Mercato Dell'Arte: I Segreti, Le Insidie.

Questa mia trattazione, potrebbe prestare il fianco ad una critica:
l’opera d’arte non può essere sminuita e trattata alla stregua di un qualunque prodotto di mercato, un automobile, un elemento d’arredo,ecc.
Ne sono consapevole !
Ho avuto modo di esprimere tale concetto altre volte, lo ribadisco in questa sede : l’arte ha una sua centralità indiscussa e indiscutibile, la creazione artistica è ben lungi da essere un prodotto artigianale o industriale. Non si può trattare l’opera d’arte come un’automobile, un abito un elettrodomestico. Ma, esiste il mercato dell’arte e, se vogliamo investire, non possiamo ignorare la presenza delle regole che governano questo mercato. Vogliamo acquistare obbedendo soltanto al nostro istinto e all’appagamento di un puro gusto estetico, bene! Allora possiamo ignorare tutte le regole del mercato ed impiegare i nostri soldi soltanto per un piacere personale, non già per realizzare un investimento.
Occorre soffermarsi ancora sulla scomparsa dell’artista, per analizzare, come e in che misura, tale evento possa influire sulle quotazioni delle opere.
L’argomento è al centro di numerose e ricorrenti domande. Nel precedente intervento, abbiamo visto come una scomparsa improvvisa ed inaspettata dell’artista, comporti sempre un incremento del valore di mercato dei suoi quadri.
Sotto il profilo del principio della domanda, la morte dell’artista comporta sicuramente, per ovvi motivi, un abbassamento dell’offerta.
Naturalmente le opere dell’artista scomparso, rappresentano un numero chiuso, non potranno più essere prodotte opere di quell’artista. Questo induce ad una contrazione dell’offerta. Tale contrazione, potrebbe essere accompagnata da un incremento della domanda, conseguente all’evento della morte.
Tali circostanze comportano un aumento del prezzo.
Soffermiamoci un po’ sulla contrazione dell’offerta conseguente alla scomparsa dell’artista.
Ci sono artisti molto “prolifici”, che producono molti dipinti. Talvolta tale produzione scade nella serialità. Ve ne sono altri, invece, che hanno una produzione modesta, dipingono soltanto pochi quadri al mese. E’ chiaro che la contrazione dell’offerta, conseguente alla scomparsa, sarà molto più sentita in questi ultimi.
Vi sono, però altri fattori che il collezionista investitore avveduto, deve considerare e monitorare.
L’artista, durante la sua attività, è impegnato oltre che a dipingere, anche a promuovere se stesso e la propria arte.
Tale funzione è svolta in parte dai mercanti, ma di questo parleremo in seguito. Pertanto la scomparsa dell’artista, determina il venir meno di molti eventi che possono incrementare la domanda. Mi riferisco in particolare alle mostre d’arte, alle recensioni su riviste importanti ecc. L’attività di promozione dopo la morte è lasciata esclusivamente a mercanti, associazioni culturali, fondazioni ecc.
Tale circostanza spesso comporta delle alterazioni di prezzo, a seconda della conduzione delle attività di promozione, che incidono direttamente sulla domanda.
Analizzeremo tutti gli aspetti legati al mercato dell’arte e ai suoi principali protagonisti. Soltanto così sarà possibile orientarsi e comprendere qual’è il valore attuale di un’opera d’arte e quale potrebbe essere in futuro.
Non fidatevi del gallerista sotto casa, del mercante, del “professore” di turno, del critico d’arte, della recensione sulla rivista di successo, di qualche risultato d’asta isolato,
NON FIDATEVI
Fidatevi di voi stessi, della vostra analisi di mercato!
Analisi che sarete in grado di fare dopo aver appreso i segreti e le leggi del mercato dell’arte, seguitemi, un po’ di pazienza……….

26/06/09

DIVENTARE RICCHI: I SEGRETI DEL MERCATO DELL'ARTE

Come dicevamo nel precedente intervento, il mercato dell'arte non può prescindere dalle regole della microeconomia,che disciplinano tutti i mercati. Ci siamo ripromessi di dare un taglio prevalentemente pragmatico e discorsivo a questi interventi, ma qualche accenno, elementare alla legge della domanda e dell'offerta dovremo pur farlo. Il prezzo è dato dall'incontro della domanda e dell'offerta. In altri termini, la domanda e l'offerta sono variabili che determinano il prezzo. Allora, tornando al nostro mercato delle opere d'arte, dovremo analizzare tutti quei fattori che, influendo sulla domanda o sull'offerta, determinano o possono determinare le oscillazioni del prezzo.

Veniamo all'attore principale : l'artista.


E 'chiaro che tutte le vicende attinenti alla vita dell'artista influenzano le quotazioni di mercato. Non solo gli eventi connessi all'attività artistica, ma anche quelle vicende che, pur influendo sull'attività, non sono strettamente attinenti ad essa.


Un artista che partecipi ad una mostra importante, che goda di recensioni di critici famosi, vedrà sicuramente crescere le sue quotazioni.


Ma in questa sede voglio affrontare un tema che anima molte discussioni ed è al centro di numerose domande : la morte dell'artista .


Vogliate scusarmi per l'argomento, mi rendo conto che non è dei più felici, ma la morte fa parte della vita e l'arte è soprattutto vita.


Uno dei tanti privilegi, di cui gode un vero artista è l'immortalità.


Allora cominciamo a precisare che si tratta di morte fisica. Sarà un concetto banale, ma lo esprimiamo ugualmente.


Si ritiene da più parti, che in genere, dopo la morte dell'artista, le sue opere acquistino valore. Questa opinione, anche se spesso risulta fondata, presta il fianco a manovre speculative, che occorre saper riconoscere per non sbagliare.


Quando la morte dell'artista avviene in modo improvviso e inatteso, il risultato è sempre un incremento repentino e consistente delle quotazioni.


E' chiaro, la scia emotiva legata all'evento, comporta un aumento della domanda, con conseguente incremento del prezzo. Negli ultimi anni abbiamo assistito a questo fenomeno con le opere di Franz Borghese, ad esempio.


Occorre valutare con molta attenzione tali fenomeni. Non sempre le quotazioni rimangono stabili, assai spesso si tratta di un "fuoco di paglia", un'impennata momentanea. L'investitore cauto, non dovrebbe lasciarsi prendere la mano dall'emozione, ma aspettare. Non è mai consigliabile procedere all'acquisto di un'opera in tali circostanze, cioè, subito dopo, la morte improvvisa dell'artista. A meno che, non si presenti l'affare, allora, come diceva Orazio: carpe diem ! Non resta che cogliere l'occasione. Già, proprio così, cogliere l'occasione. Ma l'occasione va riconosciuta. Non dimenticatelo mai : soltanto chi è informato può riconoscere le occasioni e trarne profitto.


INFORMARSI SEMPRE!


Ecco il secondo imperativo categorico da seguire per un buon investimento, E' una regola generale, che va osservata sempre, in tutti settori, non ultimo quello delle opere d'arte. Vedremo in seguito, quali possono essere le fonti di una corretta informazione.

25/06/09

INVESTIRE IN ARTE: ALTRI ERRORI DA EVITARE

Continuiamo la nostra breve disamina sugli errori più comuni che si possono commettere nell'acquisto di opere d'arte.
Vi è un errore meno grave, ma ugualmente dannoso rispetto a quello di cui parlavamo pochi giorni fa :
acquistare un quadro di un artista noto, addirittura storicizzato, ma pagarlo decisamente troppo. Non si tratta di un errore gravissimo, perchè, molto probabilmente, nel lungo termine, il vostro quadro si rivaluterà, ma occorrerà molto tempo, forse potranno giovarsi di tale investimento i vostri eredi, a voi rimarrà soltanto il piacere di ammirare l'opera e di lasciare che essa abbellisca la vostra casa, il vostro studio, che conferisca decoro anche a voi che l'avete acquistata, ma il nostro fine è diverso : dobbiamo coniugare il piacere del bello con l'utilità di fare un investimento. Il piacere di ammirare l'opera, di "leggerla", di osservarla attentamente, di scoprire ogni giorno nuove cose, l'accostamento dei colori, le forme, il messaggio dell'artista, di viverla, insomma e contestualmente la possibilità di vederla rivalutarsi nel tempo. Deve sorridere il nostro spirito, ma anche il nostro portafoglio.
Poche cose consentono di coniugare così bene l'utile al dilettevole, come un buon investimento nell'arte.
Ho la passione per le auto, bene, acquisto una bella Mercedes, una Ferrari, una Maserati, appagherò un mio desiderio, realizzerò un mio sogno, proverò l'emozione di guidarla, di farla ammirare ai miei amici, ma inevitabilmente sarò un po' più povero. Si, perchè quell'auto fiammante, che rappresenta un po' il mio vanto, il mio orgoglio, tra un po' varrà esattamente la metà rispetto al prezzo da me pagato.
Se poi parliamo delle azioni, peggio ! Non c'è alcun piacere, si acquista un semplice pezzo di carta, non c'è alcuna emozione, ma si può perdere tutto o quasi, senza nemmeno la soddisfazione di aver sublimato il nostro spirito, di aver accresciuto la nostra cultura del bello, di aver appagato un'esigenza spirituale. Un arido pezzo di carta, che nonostante tutte le garanzie previste oggi dalla legge, rimane comunque un investimento non privo di rischi, e che rischi !
E allora ? Credo proprio che convenga destinare una parte del nostro patrimonio all'acquisto di opere d'arte.
Anche per obbedire ad un vecchio principio, una regola inossidabile, vecchia come l'uomo, ma sempre valida, sempre attuale:
DIFFERENZIARE GLI INVESTIMENTI.
Chissà quante volte l'avrete sentita, dal vostro consulente, dagli esperti, dai guru della finanza, attraverso i giornali, la radio , la televisione, da parte di coloro che, proprio perchè lautamente retribuiti, per informare e consigliare, avrebbero l'obbligo di essere meno scontati e banali.
Ma tornando all'errore di cui parlavamo e al tentativo di evitarlo, ci poniamo una domanda : come si fa a capire qual'è l'ATTUALE giusto prezzo per un'opera d'arte?
Si, voglio evidenziare la parola attuale, ricordate che il mercato è una realtà in perenne divenire. Quello che oggi vale cento, domani potrebbe valere anche mille oppure ottanta, non si sà. Talvolta, vi sono margini per tentare una previsione attendibile, molto attendibile. Bene ! Quanto ora affermato, vale anche per le opere d'arte. Si, perchè non dimenticatelo mai : quello delle opere d'arte è un mercato a tutti gli effetti,come tale soggiace a tutte le regole di un mercato, tra cui la regola principale : la legge della domanda e dell'offerta. Vedremo in seguito,come funziona questo mercato e come muoverci all'interno di questa realtà.

24/06/09

BRUNO DONZELLI I° PARTE



Bruno donzelli nasAggiungi immaginece a Napoli il 12 Aprile del1941.
Giovanissimo, appena ventunenne,tiene una mostra personale alla galleria del Fiorino a Firenze nel 1962,dopo essere stato presente nel 1960 al premio San Fedele di Milano, al premio Termoli,al Premio indetto dal Ministero della Pubblica istruzione tenutosi alla galleria nazionale d'arte moderna di Roma.


Del 1963 è la personale alla galleria centro Arte di Genova e l'invito al premio Spoleto, al premio Marche ad Ancona, nonchè al premio Michetti.


Nel 1964 tiene diverse mostre personali, a Bologna alla galleria 2000, a Napoli alla galleria il centro e alla galleria il Paladino di Palermo.


Le opere realizzate dall'artista a metà degli anni'60, risentono del clima animato dalle novità introdotte dalla Pop Art, di una densità ironica con impianti che recuperano il senso discorsivo del fumetto. Sono queste le opere che espone nel 1965, sia nella mostra la critica e la giovane pittura italiana, tenutasi alla galleria Ferrari di Verona, sia nella rassegna Neapel '65, organizzata a Berlino dalla galleria Wirth.


Nel 1966 è invitato da Enrico Crispolti alla mostra 8 pittori napoletani organizzata alla galleria Sebastiani di Milano,alla mostra Le dimensioni del linguaggio figurale oggi,allestita a Napoli e alla rassegna aspetti del "ritorno alle cose stesse" curata da Renato Barilli e tenutasi negli antichi arsenali di Amalfi.



Nel 1967 tiene una personale alla galleria L'Agrifoglio a Milano, Presentata in catalogo da Enrico Crispolti ed è invitato a Torino al Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea.


Sul finire degli anni '60 l'attenzione di Bruno Donzelli si sposta verso la sfera del fantastico,accresciuta da una sorta di dinamismo espressionistico, tale da rendere l'impianto pittorico maggiormente ironico.

Nel 1968 allestisce una personale alla gallerria il Girasole di Roma; è invitato a numerose rassegne tra cui il premio Spoleto.

Con le esperienze degli anni '70 l'artista pone l'attenzione alla rilettura delle immagini attinte dal repertorio delle avanguardie del nostro secolo come attestano dipinti quali ad esempio" nuove piazze d'Italia" del 1970, opere che espone nelle personali tenute a Firenze e Genova.


Del 1972 è la presenza nella VII Rassegna dell'Arte del Mezzogiorno organizzata a Napoli a Villa Pignatelli; nello stesso anno tiene una personale alla galleria dei Due Mondi di Roma,presentata da Eugenio Miccini.

22/06/09

INVESTIRE IN ARTE: ERRORI DA EVITARE

Parlavamo del primo imperativo categorico, per colui che si accinga ad acquistare un'opera d'arte, con l'intento di investire : non sbagliare.


Certo, nessuno è esente dal commettere errori. Soprattutto quando si tratta di investire dei soldi.


"Fammi indovino, ti farò re" Così recita un vecchio adagio.

Sono tanti gli eventi che possono influenzare l'andamento delle quotazioni di un artista, così come le quotazioni dei titoli azionari, sono il risultato di numerose variabili.


Ma chi è l'artista, quando si può dire che un pittore sia davvero un artista?


Non è mia intenzione indugiare in discettazioni teoriche. Andrei fuori dai miei propositi. Mi propongo semplicemente di fornire una piccola bussola a chi si accinge a navigare nel mercato dell'arte.


Non bastano l'abilità pittorica, la capacità di essere originale, la capacità di apportare un contributo rilevante e qualificante all'interno di un movimento , il merito di dire qualcosa di nuovo e di significativo, di esprimere una propria personalità. Tutto questo è fondamentale, ma non basta. Ci sono tanti bravi pittori, ottimi tecnici della pittura, ma l'artista è un'altra cosa. Talvolta, l' artista prescinde anche da una formazione tecnica completa, acquisita secondo i canoni tradizionali. C'è chi non ha mai varcato la soglia di un'accademia, di un istituto d'arte, chi ha una cultura d'impianto prevalentemente umanistico, eppure è un artista, riconosciuto come tale dalla critica, dal mercato, dalla storia! Esempi se ne possono fare tanti, il primo che mi viene in mente è Ligabue. Certo i suoi quadri non valgono tantissimo ( poche migliaia di Euro), ma chissà quanti giovani artisti "emergenti" metterebbero la firma per quotare come il "povero" Ligabue. E' chiaro che artista non è chi conosce la tecnica, ma chi conoscendola, la asserve ai propri fini, la padroneggia, ne fa il mezzo per esprimere se stesso e il suo messaggio con originalità.


L'errore più diffuso che il neofita possa commettere è appunto quello di entrare in un negozio di quadri, (in questo caso preferisco non usare il termine galleria), farsi convincere dal commerciante ( ho incontrato molti commercianti, pochissimi galleristi) all'acquisto di un dipinto, ritenere di aver acquistato un opera d'arte, di valore adeguato alla somma pagata.

La verità è figlia del tempo, e con il tempo,l'investitore poco accorto, scopre che, l'autore del suo bel dipinto che campeggia sulla parete principale del salotto è in realtà un illustre sconosciuto! Dite la verità, vi è capitato? Non fa niente, ormai è fatta. Del resto l'esistenza di ogniuno di noi è costellata da errori piccoli e grandi. L'importante è trarre da ogni errore, un valido insegnamento, per non incorrere nuovamente in fallo, perchè errare è umano, ma perseverare è diabolico.


Continueremo in seguito queste quattro chiacchiere, sono sicuro che, chi avrà la pazienza di seguirmi sino in fondo, non resterà deluso.

20/06/09

DIVENTARE RICCHI: COME INVESTIRE IN OPERE D'ARTE MODERNA E ARTE CONTEMPORANEA

Diventare ricchi !
Già, è il sogno di tutti ! Ma come? Questo è il problema.
Eppure sembra così facile !

Basta fare una ricerca su Google, il web è pieno di "ricette miracolose", metodi, sistemi, strategie, ebooks, prodotti che fanno sempre la fortuna di chi li vende, ma deludono spesso le aspettative di chi li acquista.
E allora, diventare ricchi è facile o difficile ?

E' una domanda alla quale non si può dare una risposta univoca. Per alcuni diventare ricchi è stato molto facile, per altri è addirittura impossibile.

Veniamo alle opere d'arte.

Molti appassionati collezionisti hanno acquistato per pochi soldi opere di artisti che, in seguito, sono diventati famosi, accrescendo in modo esponenziale le proprie quotazioni ! Ci sono capolavori venduti per un piatto di minestra, che adesso valgono fortune!

Dobbiamo essere realisti, costruire grandi fortune, collezionando opere d'arte, è difficile. Però si possono fare sicuramente dei buoni investimenti, un po' come nel settore immobiliare. Anzi , le opere d'arte, a differenza degli immobili, non subiscono la "persecuzione" del fisco.

C'è però un imperativo categorico, per chiunque voglia investire:
NON SBAGLIARE !
Affronterò proprio questo tema negli interventi successivi. Se avrai la pazienza di seguirmi ti svelerò le poche, semplici regole da osservare per evitare le "fregature" ed impiegare bene i tuoi soldi nel campo dell'arte.

Come Pablo Picasso Gestiva l'obiezione Sul Prezzo

Come Pablo Picasso Gestiva L'obiezione Sul Prezzo
Nei corsi vendita e nei seminari che tengo regolarmente, a volte pongo ai partecipanti una domanda, sempre la stessa: “Qual è l’ostacolo che vi trovate spesso ad affrontare, e vi sembra così difficile superare?”. Nella maggior parte dei casi, entro nanosecondi, qualcuno salta su e, con sicurezza e determinazione, cita l’obiezione sul prezzo.
Questo esperimento fallisce raramente. Oggettivamente, è comprensibile che questa obiezione sia considerata un ostacolo: è indubbiamente frequente, un pò fastidiosa (anche per la sua ricorrenza) e può dare la sensazione di essere un ostacolo sulla conclusione della trattativa di vendita.
Tuttavia, proprio perchè è ricorrente, chi esercita la professione della vendita, e magari ha partecipato a corsi formazione o seminari, dovrebbe avere trovato una modalità efficace per disinnescarla.
E invece no, la maggior parte dei venditori e degli agenti di vendita ne soffre tuttora. Tuttavia, più che difendere il prezzo, suggerisco di parlare dei vantaggi correlati al prodotto / servizio, esattamente come faceva Pablo Picasso.
La storia, di autore sconosciuto, narra di una ricca signora che stava bighellonando per le strade di Parigi, quando, ad un tratto, vide il pittore che stava effettuando degli schizzi, dall’altra parte della strada, vicino ad un caffè.
La signora si avvicinò e chiese al famoso pittore se, dietro congruo compenso, fosse stato disposto a schizzarle un ritratto. Picasso acconsentì e, in capo a pochi minuti, lo schizzo fu pronto. Un autentico Picasso!
“Quanto le devo?” chiese la signora. Picasso rispose “Cinquecento franchi, prego”. A quell’epoca, conquecento franchi rappresentavano una cifra considerevole.
La signora, cortesemente tuttavia fermamente, obiettò: “Ma come, ci sono voluti solo pochi minuti a fare questo ritratto!”. Al che il famoso pittore rispose, sempre con gentilezza: “Non è corretto, c’è voluta tutta la mia vita”.
La storia termina narrando che la signora acquistò il ritratto (e sicuramente fece un affare d’oro!).
Fu Pablo Picasso a stabilire il valore della sua opera, non l’acquirente. Nonostante una gestione dell’obiezione un pò troppo “grezza”, egli sottolineò il vero valore del ritratto stesso, smontando l’obiezione del prezzo con una quantità di valore molto superiore.
Così dovrebbero fare agenti e venditori, nel processo di vendita.
Quanto vali? Quanto vale il tuo tempo? Quanto vale la tua esperienza? Quanto valgono la tua azienda e il tuo prodotto? Ci hai mai pensato?
Quanto valgono la tua creatività, la tua immaginazione, il tempo che investi in aggiornamento professionale? Quanto è stato investito in ricerca e sviluppo dalla tua azienda? Hai mai riflettuto su questi aspetti?
Non è solo il prodotto / servizio nudo e crudo a fare il posizionamento, bensì tutto quello che, a monte, lo qualifica.
Questo ci porta alla prima regola, quella fondamentale, per enunciare il prezzo: quando ti chiedono il prezzo del tuo prodotto, declinalo circondandolo di valore.
Questo prodotto è il più aggiornato, costa X €, i termini di consegna sono rapidissimi, e tra i nostri clienti annoveriamo le più grandi aziende del settore.
Il prezzo è sempre un aspetto critico, e l’obiezione sul prezzo è la più facile da effettuare. Quindi aspettati pure che, qualunque sia il prezzo che annunci, il tuo interlocutore cerchi sempre una montagna di argomenti per fartelo ribassare.
Tuttavia, la nostra mente riesce a gestire, in contemporanea, solo un limitato numero di aspetti della realtà che la circonda e di informazioni.
Enunciando il prezzo tout court, tutte le unità di attenzione del cliente vanno a confluire sul prezzo stesso, caricandolo di valenze negative. Ecco che scatta l’obiezione.
Viceversa, durante una presentazione di vendita, enunciando il prezzo attorniato di vantaggi, si ottiene il non trascurabile effetto di diluire le unità di attenzione disponibili dell’interlocutore su un più elevato numero di elementi, scaricando di conseguenza di attenzione l’elemento prezzo.
Se ciò non bastasse, ed essendo l’obiezione sul prezzo un’obiezione ricorrente nella vendita, una buona alternativa è disinnescarla prima che venga posta dall’interlocutore.
Il nostro prodotto non è il più economico del mercato, tuttavia è il più leggero, il meglio assistito e quello con l’assistenza tecnica migliore, come sa.
Così facendo, è improbabile che il compratore ripresenti l’obiezione sul prezzo in una fase successiva del processo di vendita.
La terza opzione è relativa alla gestione dell’obiezione stessa in modo “tecnico”, cioè in due fasi:
1. Prima si conferma l’opinione dell’interlocutore: “Mi rendo conto che, dal suo punto di vista, il prezzo potrebbe sembrare un pò alto...”;
2. subito dopo, si affiancano uno o più vantaggi”... contemporaneamente non le sfuggirà che questo prodotto è il più avanzato sul mercato, e che l’assistenza tecnica è gratuita per cinque anni dall’acquisto”.
In tutti i casi, l’obiezione sul prezzo va risolta, pena un ostacolo insormontabile nella definizione della vendita.
Se desideri approfondire l'argomento, scarica l'e-book gratuito "Tecniche di vendita inconsce" dal sito www.turboformazionevendita.com

Informazioni sull'autore
Gianluigi Olivari
Senior trainer & sales coach, founder del sito www.turboformazionevendita.com sito di corsi formazione tecniche vendita
Site: www.turboformazionevendita.com -->
Fonte: Article Marketing Italia
Gianluigi Olivari

19/06/09

PITTURA CONTEMPORANEA: TONINO CAPUTO (II parte)


Tonino Caputo, nel 1972 partecipa alla biennale di Venezia ( sezione teatro ) con le scenografie per il dramma "Egloga" di Franco Cuomo ed Marica Boggio,pièce che verrà rappresentata nel teatro di palazzo Grassi.

Tonino Caputo continuerà il rapporto con Franco Cuomo eseguendo cinque grafiche per " Storia di Giovanna, Vergine di guerra e Gilles del Rais, detto Barbablu", dramma scritto dallo stesso Cuomo e pubblicato sulla rivista "Sipario", nel 1975; per lo stesso Cuomo, crea quattro acqueforti, basate sulla traduzione dal francese di alcune ballate di Francois Villon.
Nel 1974, stringe amicizia con l'artista Carlo Quattrucci. Nello stesso anno, Marcello Venturoli dedica a Caputo una monografia.

Nel 1975, Tonino Caputo vive e lavora per alcuni mesi con lo stesso Quattrucci a Barcellona; nello stesso periodo collabora con alcuni disegni alla rivista "Il Mondo" raccogliendo l'eredità di Mino Maccari.

Nel 1976, Caputo conosce Fortunato Bellonzi, che avrà un ruolo preponderante nel lavoro dell'artista fino al 1993. Data 1977/78 il periodo australiano di Tonino Caputo, che si concretizzerà in due importanti mostre . In australia compì una lunga esperienza all'interno delle montagne blu, accanto ai ricercatori di pietre preziose.

Dal 1980 in poi, Caputo avrà una fitta frequentazione con la Svezia. Negli stessi anni inizia un rapporto do lavoro con i fratelli Ettore e Antonio Russo. Dal 1982 l'artista apre uno studio a New York e da quel momento in poi passa parte dell'anno a Manhattan; si inaugurano in questi stessi anni una serie di mostre itineranti di grafica organizzate dalla Quadriennale d'arte di Roma in collaborazione con il ministero degli esteri. Queste mostre verranno presentate nei maggiori musei del mondo.

Sempre negli anni tra il 1983 e il 1984 esegue due pale d'altare per la chiesa settecentesca di Quercia di Aulla.

Nel 1992 la rivista inglese" Art & Design", in una ricerca dello storico Ken Griffith, inserisce Tonino Caputo tra i 50 artisti più significativi della seconda metà del secolo in Italia. Verso la fine degli anni novanta, su commissione del sindaco Helsinborg, Caputo stampa due litografie: una sulla Town Hall, che verrà distribuita nelle pinacoteche di molte città consorelle ( tra cui Amburgo, Pekino, Stoccolma, Copenaghen) e l'altra sul San Basilio di Mosca, che verrà poi messa in vendita per aiutare i giovani disadattati della Russia democratica.

Nel 1999 esegue un mosaico che viene installato nella stazione di Bracciano, lavoro eseguito su commissione della società Nokia e delle Ferrovie Laziali.

18/06/09

PITTURA CONTEMPORANEA: TONINO CAPUTO ( I parte)





Tonino Caputo è nato a Lecce nel 1933.


Completati gli studi nel locale liceo scientifico, si trasferisce a Roma nel 1952, dove si iscrive alla facoltà di architettura; già da questi anni si delinea il suo interesse primario per la pittura.


Nel 1956, sorretto da poeti come Vittorio Pagano e Rina Durante, partecipa ad una prima collettiva, dove furono esposti dei disegni figurativi. Nello stesso anno a Roma conosce Gastone Novelli ed inizia una ricerca nel campo dell'informale, cammino che durerà cinque anni. Nel 1958, partecipa a Roma ad una mostra di pittura collettiva assieme a grandi artisti quali: Mimmo Rotella, Carla Accardi, Corrado Cagli, Giandomenico Gnoli, Gastone Novni e scritti d'arte aelli. Nello stesso tempo, collabora con disegni e scritti d'arte a numerosi periodici nazionali. Risale a questi anni il suo rapporto personale d'amicizia con Piero Manzoni con il quale intrattiene una fitta corrispondenza.
Dal 1963 al 1965, Caputo vive prevalentemente a Parigi, senza però perdere i contatti con Roma, dove inizia un rapporto di amicizia ecollaborazione con Carmelo Bene, già conosciuto anni prima. Questo rapporto s'intensificherà nel 1967, in questo periodo Caputo esegue tutte le locandine degli spettacoli di Carmelo Bene, nonchè le pitture di scena. Questa esperienza prosegue con le altre pitture di scena del film "Capricci",girato in parte nello studio romano di Tonino Caputo in via Montoro. In questa produzione filmica Carmelo Bene riserva a Cputo anche un ruolo come attore. il film verrà presentato a Cannes nell'ambito della rassegna"Quindicina Delgli Autori".

Dal 1970 al 1973, Tonino Caputo compie una serie di viaggi nei paesi dell'Est europeo.

La II parte della biografia di Tonino Caputo, sarà pubblicata il prossimo 20 Giugno.



16/06/09

FRANCESCO TORALDO

Francesco Toraldo nasce a Catanzaro .
Avviato dal padre ai primi rudimenti dell'arte, si iscrive al liceo artistico, ma frequenta i corsi soltanto per un anno.
Abbandonata la scuola, lavora nello studio del padre e in seguito si dedica ad attività differenti, lontane dall'arte.
Solo quando si trasferisce in Sicilia comincia a maturare il forte bisogno di dipingere per se in forma autonoma. In Sicilia subisce il fascino di Renato Guttuso e inizia a usare una tavolozza che lo avvicina al grande Maestro : tinte forti, solari, vivaci.
Nel 1993 espone a Catania, a Tirrenia, a Roma. Gli viene affidata la realizzazione di un'opera per la chiesa Maria Immacolata di Pedara, in provincia di Catania.
Nel 1998, il museo d'arte sacra di Rivisondoli ( L' Aquila) lo invita arealizzare un'opera per l'istituenda Pinacoteca nella quale sono già presenti opere di Norberto, Terruso, Faccincani, Alinari. Poi ancora a Tokyo al Miyako Center.
Nel 2001- 2002 Espone ancora a Catania, a Ginevra e a Forlì.
Nel 2003 - 2004 continuano numerose le mostre e le manifestazioni che lo vedono protagonista :

a Parma, Viterbo, Perugia, Bari, Pescara.

Nel 2005 realizza una mostra dedicata al Jazz ed inserita nel XXXIII festival Internazionale del Jazz di Pescara.

L'attività espositiva di Toraldo continua sino al 2009 riscuotendo successi di critica e di pubblico tali da porre l'artista anche all'attenzione di importanti testate televisive.






15/06/09

STAMPE D'ARTE: SERIGRAFIA E SERIGRAFIA MATERICA


Molti collezionisti, appassionati d'arte, mi hanno più volte chiesto, quale sia la differenza tra serigrafia e serigrafia materica.


Credo sia giunto il momento di fare chiarezza, su questi termini, oggi molto ricorrenti.


Qundo si parla di serigrafia, ci si riferisce ad una stampa da matrice in piano,poichè l'immagine viene stampata su foglio bianco, dall'inchiostro che passa filtrando attraverso uno schermo. In questo schermo sono state lasciate permeabili all'inchiostro stesso, le zone che costituiscono l'immagine, mentre tutta la restante superficie è resa impermeabile.


Sopra il foglio da stampare viene posata la matrice ovvero il telaio elaborato; su di essa viene versato l'inchiostro, che con la spinta di una larga spatola di gomma, viene fatto filtrare attraverso il tessuto a rete e deposto sul foglio.


La serigrafia materica non differisce sostanzialmente dalla serigrafia, ma è costituita dalla sovrapposizione di più colori e quindi di diversi strati d'inchiostro, filtrati attraverso il tessuto della matrice con l'ausilio della spatola di gomma e depositati sul foglio.


Come si evince dalla stessa definizione, la serigrafia materica determina un prodotto finale a "spessore" che consente la percezione tattile del colore passato sul foglio.


Il risultato finale, ottenuto con questa tecnica arricchisce la policromia del disegno e ne esalta il valore artistico.


13/06/09

LOTTO: previsioni gratis

77 - 7 ambate su GE e TO
77-78; 77 - 79; 77 - 76 ambi su Ge TO e TUTTE
da giocare per quattro volte di seguito

ESITO: 7 ambata su Ge al 2° colpo ! Il 20/06/2009 !

LUIGI GUERRICCHIO

Luigi Guerricchio è nato a Matera nel 1932, morto a Matera nel 1996.

Compiuti gli studi classici, si iscrive alla facoltà di scienze politiche di Firenzeove è attratto dall'ambiente così stimolante per i suoi interessi artistici verso i quali orienta definitivamente ogni sua attività.

Lasciati gli studi universitari, frequenta la scuola del nudo presso l'accademia belle arti di Napoli. Partecipa attivamente alla vita artistica napoletana di quegli anni, aderendo al "movimento dei giovani realisti napoletani". A quel periodo risale l'incontro a Portici con Rocco Scotellaro, che tanto inciderà nella sua formazione ideologica e nella caratterizzazione della sua figura di artista.

Compie alcuni viaggi all'estero, raggiunge a Salisburgo Manzù e Kokoschka presso i quali rimane per qualche tempo a dipingere e scolpire.

Nel 1956 si trasferisce a Milano dove vive il periodo più intenso e più importante per la sua formazione di pittore, frequentando l'accademia di Brera e gli studi dei più validi artisti milanesi.

In questi stessi anni ottiene riconoscimenti al premio Michetti , al Suzzara, al maggio di Bari, ad Albissola e gli viene attribuito il Premio Presidente della Repubbica a Pontedera.

Ha fatto anche parte del gruppo di "Corrente" a Milano e successivamente ha partecipato a varie mostre. Dal 1960 al 1972 si annoverano VIII, IX e X quadriennale di Roma, biennale dell'incisione a Venezia, premio Biella per l'incisione, intergrafik '65 a Berlino, premio Ramazzotti a Milano, premio del Fiorino a Firenze, rassegne della pittura italiana in Austria, Germania ,Tunisia, Australia, Sud America, Cina. Mostra internazionale di arte impegnata " da Goya ad oggi" a Vienna, Linz e Salisburgo, Arte d'oggi dalla galleria Penelope a Bratislava, Cronaca di una mostra a Brescia e Torino.

Gli è stato assegnato il premio nazionale per l'incisione a San Giovanni Valdarno, il premio nazionale di pittura Posillipo di Napoli, ex aequo il premio Targa Florio a Palermo, il premio paladino d'oro di Palermo, il premio "michaud al Fiorino del 1971. Alla biennale dell'incisione di Venezia del 1968 gli è stato assegnato un premio per la xilografia. Fu pure premiato per la litografia alla biennale del 1964. La galleria "Venezia viva"ha allestito nel 1972, una mostra antologica della sua opera grafica.

Ha illustrato con varie opere grafiche numerose pubblicazioni di importanti scrittori e saggisti.

Si è spento a Matera, sua città natale, proprio durante l'inaugurazione di una sua mostra.

12/06/09

GLI ELEFANTI DI ANNIBALE

La tradizione di addomesticare gli elefanti ha radici molto antiche.


L'esempio più celebre è forse quello del generale cartaginese Annibale. Nel III secolo a. C. la città di Cartagine, situata nell'Africa settendrionale, era in lotta con Roma e aveva ingaggiato una serie di conflitti, che durarono oltre un secolo, noti come guerre puniche. Annibale radunò un esercito a Cartagena, in Spagna, con l'obbiettivo di marciare su Roma.


Prima oltrepassò i Pirenei per entrare nell'attuale Francia. Poi compì quella che la rivista Archaeology definisce "una delle imprese più temerarie della storia": con un esercito di 25.000 soldati, accompagnato da 37 elefanti africani e numerosi animali da soma, attraversò le Alpi e giunse in Italia.


I soldati dovettero lottare contro il freddo, le bufere di neve, le frane e le ostili tribù che abitavano sulle montagne. Il viaggio fu estremamente faticoso per gli elefanti: morirono tutti nel giro di un anno.

11/06/09

Mostre : Mario Schifano

In mostra opere di Mario Schifano dal 23 maggio al 30 ottobre 2009, all'MDM Museum di Porto Cervo. Approfondimenti

10/06/09

MARIO SCHIFANO: ARTE E MERCATO

Gallerie di riferimento:
Studio Marconi (http://www.giomarconi.com/); Galleria Zonca & Zonca, Milano (http://www.zoncaezonca.com/); Galleria Emilio Mazzoli, Modena (http://www.galleriamazzoli.com/); Tucci Russo, Torre Pellice (To) (http://www.tuccirusso.com/); Alessandra Bonomo, Roma (http://www.bonomogallery.com/); Il Gabbiano, Roma (http://www.galleriailgabbiano.com/); Sperone Westwater, New York (http://www.speronewestwater.com/); Antonio Sonnabend, New York (http://www.sonnabendgallery.com/)

Quotazioni:
L’aggiudicazione più recente in Italia di un' opera di Mario Schifano è 46.000€ per Campo di pane (1984), smalto su tela, cm 140 x 210, venduto da Finante Milano, l’11 marzo 2008. Rimasti al palo, invece, nelle aste di dicembre 2007, da Blindarte Napoli, un nucleo di tecniche miste e collages degli anni ’70, di medio formato, proposti a 5.000€. Invenduto anche l’olio e smalto su tela Senza titolo (1988), cm 200 x 150, offerto da Dorotheum Vienna, il 19 dicembre 2007, per 40-50.000€; la stessa opera era passata in asta, sempre da Dorotheum Vienna, il 29 novembre 2005, per 36.000€. In galleria le tecniche e le polaroid miste degli anni ’80-90 quotano da 5.000 a 20.000€.

Top price :
353.773$ per New York City ’65 l’inverso attraverso il museo (2 parti) (1965), tecnica mista e smalto su tela, cm 220 x 300, aggiudicato da Dorotheum Vienna, il 29 novembre 2005.

Commento :
Dal 1995 a oggi i passaggi in asta sono 2.668. Percentuale di venduto 69%. Quotazioni in crescita dal 2004, con punte massime sui 350.000$ registrate nel corso del 2007 per tecniche miste su tela degli anni ’60 di grande formato. Il suo mercato ha scambi molto frequenti, soprattutto in Italia e Austria, e registra un singolare allineamento di valori con le aggiudicazioni all’estero. Ad esempio, la differenza tra il top price esitato a Vienna nel 2005 e il record in Italia, messo a segno il 27 novembre 2007 da Christie’s Milano da Monocromo blu (1960), smalto su carta da pacchi su tela, cm 140 x 115, è di soli 3.500€. Penalizza l’incremento dei prezzi la mancanza, a dieci anni dalla morte dell’artista, del catalogo generale e l’insanabile disaccordo tra l’ex Fondazione Mario Schifano (oggi Fondazione Multistudio) e l'archivio Mario Schifano costituito dagli eredi.

Enrico Manera

Enrico Manera nasce ad Asmara in Eritrea nel 1947. A vent'anni frequenta l'accademia di Belle arti di Roma e nel 1973 presenta alcune sculture alla galleria l'elefante di Roma, che lo lega con un contratto sino al 1976. La critica si accorge del suo operato nel 1977, anno in cui espone i propri lavori accanto a quelli di Carla Accardi, Tano Festa, Enrico Baj e altri. Dal 1979 lavora nello studio di Mario Schifano e nel suo ospita l'amico Tano Festa; ritrae schifano in più dipinti e diventa testimonial della Ray Ban in un suo quadro. Nel 1980 invitato al"la motra "20 anni di segnali"ottiene il premio "Salvatore Basile" per l'omaggio a Pino Pascali.
Dal 1982 apre lo studio a San Francisco. Nel 1988 ritorna a Roma per prendere parte ai funerali di Tano Festa a cui dedica una mostra dal provocatorio titolo"pensione Bronsky".
A inizio anni novanta , allestisce innumerevoli mostre in Europa e America; nel 1997 l'Anicagis gli commissiona una mostra dedicata a Sergio Leone al museo civico di Spoleto; nel 1998 dedica un ciclo di opere, esposte all'ex mattatoio di Roma, a Massimo Troisi, dal titolo cuore d'artista.

Le sue opere sono acquistate da collezionisti lungimiranti e da collezioni istituzionali prestigiose. Nel 1999 espone nuovamente a New York e dopo l'enorme successo ottenuto, realizza su commissione delle poste italiane il primo francobollo del secolo.
L'Alitalia lo invita ad esporre a Milano, presso l'aeroporto di Malpensa, in catalogo uno scritto di Achille Bonito Oliva. Nasce il ciclo dedicato ad Umberto Boccioni Futurista di striscio, il catalogo è curato da Duccio Trombadori.

La regione Emilia Romagna gli dedica una personale che raccoglie opere che vanno dalla metà degli anni settanta al 2001. La casa editrice Maretti e Wilde Publisher pubblica un suo libro dedicato a Franco Angeli, Tano Festa, Mario Schifano dal titolo" Cafè des artistes"

09/06/09

Roberto Sguanci



Roberto Sguanci è nato a Firenze nel 1948. Frequenta, nella sua città i corsi della scuola d'arte, ove studia fino al 1968, dedicandosi poi alla grafica pubblicitaria fino al 1973.

Nello stesso anno inaugura la prima personale alla "loggia di Michelangelo".

Allievo del grande maestro Giuseppe Serafini, adotta una nuova tecnica pittorica : l'olio graffiato.

08/06/09

Foglie di loto

La superficie della foglia del loto è ricoperta di microscopiche protuberanze,ricoperte a loro volta di cristalli di cera. Le goccioline d'acqua che cadono sulla foglia sono sospese su queste strutture, che sono idrorepellenti. Grazie all'angolo di contatto della foglia, l'acqua scivola via ancor prima di raggiungere la superficie. Con quali risultati? La foglia di loto rimane non solo asciutta, ma anche pulita,dal momento che le particelle di sporco vengono portate via dalle goccioline.
Gli scienziati vorrebbero creare materiali che imitino le proprietà idrorepellenti delle foglie di loto. Secondo Scienze Daily i possibili impieghi sarebbero infiniti.

06/06/09

LOTTO : previsioni gratis

PREVISIONE ELEBORATA SABATO 6 GIUGNO:

AMBATA : 35 SU FI TO
AMBI : 35 85, 35 15, 35 5 FI TO TUTTE

Da giocare per quattro volte di seguito.

IL 9 /10/2009
E' SORTITA L'AMBATA 35 SU TORINO.
VINCITA AL 1° COLPO!
ANCORA IL 35 SU TORINO IL 20/06/2009 !

ARTEMONEY: Fare soldi on line !

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Ottimi consigli per fare soldi on line ! L'ebook di Giacomo Bruno" Fare soldi on line in 7 giorni" rappresenta una guida per coloro che vogliano cimentarsi con successo in questa attività. Si tratta di consigli sicuramente utili , a patto che vengano letti attentamente e praticati. Guadagnare on line si può.

05/06/09

Saverio Terruso


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LUCA ALINARI

Luca Alinari olio 60 x 40

Luca alinari olio 40 x 50

BRUNO DONZELLI


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"MORANDIANA"


Bruno Donzelli: olio su tela 40 X 50

04/06/09

salvo lombardo

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